Descrizione:
Fotografia stenopeica
Nella sua intima essenza, una fotocamera è costituita fondamentalmente da un elemento formatore di immagine e da un elemento registratore d’immagine. Normalmente il primo è un obiettivo e il secondo una pellicola o un sensore.
Ma si possono ottenere fotografie anche con una scatola di scarpe e senza nemmeno bisogno di un obiettivo. Un piccolo foro produce una immagine e un foglio di carta fotografica la cattura. Nulla di più semplice. Eppure anche con un mezzo così povero si possono ottenere immagini di tutto rispetto. Si assapora così l’anima più profonda della fotografia dove anche il mezzo è una creazione dell’autore. Con la possibilità di un solo scatto alla volta, con i lunghi tempi di esposizione, ci si pone agli antipodi del digitale e ogni immagine è pensata, costruita con cura. E poi si torna in camera oscura fra l’odore dell’iposolfito e la tenue luce di sicurezza ad assistere alla magia del lento apparire dell’immagine latente.
Enrico Maddalena è laureato in biologia e specializzato in analisi chimico-cliniche. Già insegnante di chimica, fisica e scienze nella scuola superiore, è docente del dipartimento Didattica e membro del Dipartimento Cultura della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Si interessa di fotografia da cinquant’anni. Lettore di portfolio, collabora con portali di fotografia (su MaxArtis conduce gli spazi di Scuola di fotografia, Letture di portfolio professionali, Lettura delle immagini), ed è stato collaboratore redazionale di Tutti Fotografi. Tiene Workshop sulla lettura dell’immagine fotografica, sulla fotografia stenopeica, sui trucchi e fotomontaggi, sulla fotografia 3D e sulla Storia della fotografia. È autore di libri di fotografia come il Manuale completo di fotografia: dalla tecnica al linguaggio nelle edizioni Hoepli, del Corso base di fotografia, del Corso avanzato di fotografia e di Come cavare una foto da un buco: manuale di fotografia stenopeica editi dalla FIAF.
Giovanni Iovacchini, vive a Pescara, 63 anni, docente in quiescenza dal 2014. Fotografa da sempre, per lavoro si trasferisce a Udine, inizia a frequentare gli ambienti intellettuali della vicina Venezia dove la fotografia è particolarmente sentita. Nel 1981 torna a Pescara e riceve l’incarico di docente al CADOF (Centro Abruzzese di Documentazione Fotografiche) di Giuseppe Moder ente incaricato dalla Regione Abruzzo di realizzare corsi di fotografia e grafica. Numerosissimi i corsi da lui tenuti per associazioni come il FAI e il TCI e nelle scuole medie e superiori. Nel 2000 frequenta il corso di docente DAC della FIAF e nel 2011 viene insignito della onorificenza di BFI. Nel 2013 frequenta a Milano il corso di fotografia terapeutica. Cura la regia di
diversi corti ed è lettore di portfolio oltre che giurato nei concorsi. Ha al suo attivo mostre e pubblicazioni, collabora con varie testate giornalistiche, televisive e radiofoniche.